La legge agricola statunitense del 2018 definisce i biostimolanti vegetali come "una sostanza o un microrganismo che, applicato ai semi, alle piante o alla rizosfera, stimola i processi naturali per migliorare o favorire l'assorbimento dei nutrienti, l'efficienza dei nutrienti, la tolleranza agli stress abiotici o la qualità e la resa delle colture".
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